La Biblioteca di San Daniele e l’Ente Friuli nel Mondo presentano un volume unico
Udine, 5 aprile 2016
Il Fogolâr Furlan di Firenze, presieduto da Rita Zancan Del Gallo, accoglierà sabato 9 aprile nella Tribuna d’Elci della Biblioteca Laurenziana, una delegazione dal Friuli per festeggiare i 15 anni di attività del sodalizio con una giornata dedicata alla cultura e la presentazione del volume “Dante Guarneriano. Bellezza in codice”. Il manoscritto, custodito nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele, tramanda una delle copie più antiche al mondo dell’Inferno di Dante Alighieri.
L’evento si aprirà, alle 10.30, con i saluti e il benveduto dei rappresentanti del Fogolâr Furlan di Firenze, cui seguiranno la presentazione del volume del professor Angelo Floramo, responsabile scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, gli interventi del presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci, di Angelo Rossi, Presidente dell’Associazione toscani in Friuli Venezia Giulia, di Consuelo Zanini vice sindaco del Comune di San Daniele del Friuli ed Elisa Nervi direttrice Biblioteca Guarneriana. L’opera è stata riprodotta dall’editore friulano Roberto Vattori.
La presentazione è stata organizzata dal Fogolâr Furlan di Firenze (tel. 349 2942060, fogolarfirenze@live.it) ed è realizzata in collaborazione con l’Associazione toscani in Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Servizio corregionali all’estero. All’evento, segnalato anche sul sito della Regione Toscana (http://www.toscana-notizie.it/-/il-dante-guarneriano-sabato-9-aprile-dal-friuli-alla-laurenziana), è attesa la partecipazione della vicepresidente della Regione Toscana con delega alla cultura Monica Barni.
“Siamo veramente soddisfatti di questa iniziativa – sottolinea la presidente del Fogolâr Furlan di Firenze Rita Zancan Del Gallo -, ancora una volta accendiamo i riflettori su un gioiello del patrimonio storico-artistico del Friuli e lo esaltiamo offrendo una cornice di straordinaria bellezza quale la Biblioteca Medicea Laurenziana nel complesso monumentale di San Lorenzo. Il tema ci cala nella storia letteraria più alta del nostro paese, ma l’aggancio è col Friuli contemporaneo, capace di valorizzare il proprio patrimonio culturale. A questo evento, frutto della collaborazione e sinergie tra il Friuli e la Toscana, parteciperanno personalità e autorità friulane e toscane. Attendiamo, in particolare, la visita del nuovo Presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci”.
L’operazione editoriale, oltre alle indubbie valenze scientifiche, si configura come stimolo e sollecitazione al turismo culturale italiano e internazionale, che certamente troverà motivo di attrazione e di interesse anche attraverso la consultazione di un simile pregiatissimo biglietto da visita capace di attrarre in Friuli turisti e studiosi che non si lasceranno certo mancare l’occasione di accostarsi, dal vivo, a un’opera d’arte, di storia e di letteratura assoluta qual è il Dante Guarneriano 200.
Il “Dante Guarneriano. Bellezza in codice”
Il preziosissimo manoscritto Fontaniniano 200, custodito nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, tramanda una delle copie più antiche al mondo dell’Inferno di Dante Alighieri. L’opera, voluta con forza dall’amministrazione comunale e sostenuta con grande entusiasmo dal dott. Lionello D’Agostini, presidente della Fondazione CRUP, che ne ha reso possibile la riproduzione in virtù di un poderoso finanziamento, ha per titolo: “Dante Guarneriano. Bellezza in codice”, ed è stata curata da Angelo Floramo. L’atteso traguardo editoriale, che porta i tipi di Roberto Vattori, editore friulano raffinatissimo e non nuovo a imprese di questo tipo, gode del sostegno, fra gli altri, di Turismo FVG e del Consorzio Prosciutti di San Daniele, e si prospetta come un progetto interdisciplinare di altissimo livello scientifico volto a valorizzare uno degli esemplari più antichi dell’Inferno dantesco, arricchito da splendide miniature nonché da ben due commenti, uno in latino, di Graziolo de’Bambaglioli, autore considerato fra i più importanti glossatori del Poeta, e l’altro, in volgare, composto fra il 1324 e il 1334, che sta riservando molte sorprese per quanto concerne la sua attribuzione, configurandosi come un inedito assoluto mai prima trascritto né debitamente studiato.