Woodridge – La Famee Furlane ha celebrato una data
storica, l’80º anniversario di fondazione. Lo ha fatto sabato scorso con la
classica cena dei soci, che ha visto la partecipazione di circa 350 persone.
Al 7065 di Islington Avenue c’erano alcune personalità di spicco della
comunità friulana come Julian Fantino, ministro aggiunto alla Difesa e membro
di lunga data della Famee, e Ivano Cargnello, presidente della Federazione dei
fogolârs furlans del Canada. Dall’Italia è arrivato Pietro Pittaro, al vertice
di Ente Friuli nel Mondo, che ha portato i saluti di Renzo Tondo, presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia, e Elio De Anna, assessore regionale alla
Cultura e Relazioni internazionali.
«L’80º anniversario è un traguardo straordinario per la nostra
comunità – afferma Fantino – Ma tutto questo non sarebbe stato possibile
senza il duro lavoro dei nostri padri, a cui dedichiamo queste celebrazioni».
A testimonianza dei sacrifici e della fatica fatta dai corregionali emigrati
in Canada nel dopoguerra, è stata presentata la mostra fotografica Landed.
«Ogni fotografia, ogni persona ha una storia – commenta il ministro – La
nostra gente è arrivata in un Paese nuovo senza parlare la lingua, senza conoscere
nessuno, senza un lavoro, e la loro presenza non era nemmeno gradita. Parliamo
di pionieri, che hanno fatto la storia del Canada, e con il sudore hanno
garantito un futuro alle nuove generazioni». La mostra nasce da un’idea di
Primo Di Luca – che non ha potuto partecipare al gala – ed è abbinata al
libro Landed che testimonia la storia dell’emigrazione friulana in Canada.
L’esposizione è stata curata da Lucio Vittor, che ha utilizzato moltissimi
scatti della collezione personale di Armand Scaini, presidente di Friuli Benevolent
Corporation. L’iniziativa culturale è stata esposta un anno fa all’aeroporto
di Ronchi dei Legionari, e oggi arriva in Canada, legandosi perfettamente al
lavoro svolto al Pier 21 di Halifax, lo storico molo divenuto museo
dell’immigrazione. Per questo motivo non ha voluto mancare all’evento nemmeno
Ralph Chiodo, presidente di “Active Green & Ross” e capo di “Peel Chrisler
Fiat”, che ha dato un contributo significativo all’opera del Pier 21. E che si
autodefinisce «friulano d’adozione», per i suoi ottimi rapporti con il club.
«Siamo orgogliosi della nostra storia, e siamo fieri di essere
una tessera importante del mosaico culturale canadese», dice il “padrone di
casa” Matthew Melchior, presidente della Famee Furlane di Toronto. Il club è
il punto di riferimento di oltre 40mila friulani che vivono a Toronto, e ha
una struttura molto complessa. Al suo interno, infatti, ci sono: il Friuli
Football Club, il Coro Santa Cecilia, la Società femminile friulana e il
Women’s auxiliary, la bocciofila, il Dolomite Ski club, il Gruppo età d’oro, il
Social group, i balarins e il gruppo giovanile 20-Somethings di Vanessa
Lovisa. «La gente si riunisce per motivi diversi, ma tutti sotto lo stesso
ombrello del club che rappresenta la loro Regione d’origine, il Friuli Venezia
Giulia», prosegue Melchior.
Presentatore della serata Paolo Canciani, storica voce di
Chin Radio con la trasmisisone “Mandi Mandi”, che ha consegnato il
riconoscimento di “friulano onorario” ad Ali Bidibadi, producer del programma
“Festival italiano di Johnny Lombardi”. Successivamente c’è stato uno scambio
di doni con alcuni rappresentanti dei fogolârs di Windsor ed Mamilton,
presenti al gala.