Blegny – Mine, Liegi
Il Fogolâr Furlan locale ed il FRIULI VG indiscussi protagonisti della Giornata Italiana
Il 3 e 4 giugno scorso si è rinnovato a Blegny-Mine, nei pressi di Liegi, l’appuntamento della Giornata Italiana, giunta ormai alla 13° edizione. La manifestazione, che si svolte annualmente in concomitanza con la festa della Repubblica, è, se non la più importante, fra quelle di maggiore significato e attrazione per la comunità italiana in Belgio. Il luogo, che è annoverato nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è scelto per la sua valenza simbolica. Si tratta di una delle quattro maggiori miniere di carbone d’Europa le cui gallerie sono tuttora visitabili.Sua eccellenza l’Ambasciatrice d’Italia a Bruxelles, Elena Basile, ha tagliato il nastro tricolore davanti al bellissimo stand del Friuli Venezia Giulia, regione prescelta per essere “hôte d’honneur”. Il momento è stato preceduto dalla cerimonia inaugurale tenutasi nella struttura industriale della miniera, che funge da centro culturale e sociale. A fare gli onori di casa c’era il Console Onorario d’Italia a Liegi, Dominique Petta, organizzatore e convinto sostenitore della manifestazione. Presenti numerose Autorità federali, provinciali e comunali belghe, il Console d’Italia a Charleroi ed il Console Onorario di Francia a Liegi. Il folto pubblico intervenuto ha potuto ascoltare dalle parole dell’Ambasciatrice i richiami ai rapporti fra i due paesi nel passato e ed ai nostri giorni. Particolare emozione hanno suscitato i passaggi legati al periodo dell’Accordo italo-belga del carbone con la conseguente ingente ondata migratoria. Proprio a Blegny-Mine è stato celebrato l’anno scorso il 70° anniversario, un luogo che è fortemente evocativo per l’emigrazione italiana. Simboleggia i sacrifici di coloro che sono stati costretti a lasciare il loro paese ed affrontare dure condizioni di vita. Non sono mancati nel discorso dell’Ambasciatrice, come in quelli delle personalità belghe, i cenni ai sentimenti europeisti delle due comunità. Sono poi seguiti intervenuti dei rappresentanti delle istituzioni belghe da cui si è colto il segno del cammino percorso. L’immagine che hanno ora dell’Italia è di un paese ricco in cultura e portatore di uno stile inconfondibile da prendere a modello.
Il Console Petta si è rallegrato per la piacevole sorpresa di avere un rappresentante dell’Ente Friuli nel Mondo giunto appositamente dall’Italia. Rita Zancan Del Gallo, membro del Consiglio Direttivo, ha portato i saluti del Presidente Adriano Luci degli Organi direttivi e di tutta la grande famiglia dei 160 Fogolârs sparsi nel mondo. Ha proseguito col doveroso omaggio al Belgio per aver offerto a tanti emigranti l’opportunità di un futuro migliore. Ha rivolto agli organizzatori ed ai volontari le congratulazioni per il lavoro svolto. Ha tenuto a comunicare che L’Ente Friuli nel Mondo è stato ben lieto di dare il proprio fattivo appoggio alla manifestazione contribuendo alla realizzazione dello stand animato dagli amici del Fogolâr e dagli altri validi protagonisti regionali.
Si è unita al Console Petta nell’elogio al Fogolâr per aver brillantemente superato la prova di apripista alla novità introdotto quest’anno di designare una regione italiana come “hôte d’honneur”. Ha tenuto a sottolineare come il sodalizio abbia saputo dare continuità all’opera iniziata dai genitori e dai nonni emigrati dal Friuli in una chiave rinnovata ed al passo coi tempi, conservando il legame sentimentale con la terra dei propri padri e preservando – loro che sono nati e cresciuti in Belgio – l’identità friulana fatta di valori condivisi e dotata di una propria lingua.
Ha invitato alla scoperta della Regione FVG che può considerarsi come una sintesi perfetta della ricchezza storica, artistica, culturale e paesaggistica dell’Italia, anche il Friuli inizia a nord nel mondo germanico e si proietta a sud in quello mediterraneo offrendo, da un punto all’altro, una ricca varietà di sfumature.
Al termine della cerimonia, Autorità e pubblico hanno attraversato l’area che viene attrezzata per ospitare il Villaggio delle Associazioni regionali italiane, il Villaggio dei sapori, il palco per gli spettacoli giungendo allo Stand promozionale del Friuli Venezia Giulia, citato in precedenza, e già affollatissimo.
Circa 8.000 i visitatori, con biglietto d’ingresso, che hanno animato la due giorni e goduto lo spettacolo di sbandieratori, di artisti del teatro di strada ed in conclusione il concerto del popolare cantante Max Gazzé.
L’Edizione 2017 della Giornata Italiana resterà a lungo una dimostrazione di vitalità e di forza della Regione Friuli Venezia Giulia grazie al lavoro ed all’impegno dei friulani sempre pronti a dimostrarsi determinati e capaci in occasione di eventi importanti.
Ha una valenza speciale perché si è realizzata una sinergia fra i vari attori istituzionali e privati, professionali e volontari, in loco e in Friuli che ha portato all’indiscusso, meritato successo, riconosciuto sia in Belgio che in Friuli.
Un eco che si è diramato anche tramite le interviste realizzate dalla TV locale a Claudia Bearzatto, Presidente del Fogolâr di Liegi, Rita Zancan Del Gallo e Marco Olivo, reponsabile della Pro Loco di Vilevuarbe.
Dal racconto di Luigi Masut, segretario del Fogolâr di Liegi, i membri del Fogolâr di Liegi, felici ed orgogliosi della designazione, hanno inteso fin da subito puntare più in alto rispetto alla consueta, pur apprezzabile, presentazione di prodotti tipici che caratterizza gli stand regionali alla Giornata Italiana. Volevano dare un’ampia rappresentazione della Regione veicolata da un’immagine dinamica e capace di metterne in luce le potenzialità. Consci che un tale ambizioso traguardo richiedeva il coinvolgimento del Friuli, hanno indirizzato il lavoro attraverso i loro due canali storici e consolidati: l’Ente Friuli nel Mondo, cui sono associati da 44 anni, ed il paese di Vileuarbe di Basiliano (UD), inteso come conoscenze personali, amicizie e la Pro Loco locale, con cui collaborano da lungo tempo instaurando un gemellaggio.
Il risultato di tanti mesi di lavoro, contatti, sforzi, inconvenienti di percorso, ore dedicate hanno portato un Friuli Venezia Giulia ad esprimersi al meglio.
Un Friuli Venezia Giulia che ha narrato se stesso, nei diversi ruoli, portando a Blegny-Mine la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha supportato il progetto, l’ERSA (Agenzia Regionale per lo sviluppo rurale), l’Agenzia Regionale Turismo FVG, professionisti come lo chef carnico Daniele Cortiula, il Fogolâr Furlan di Liegi, presente anche con un proprio stand, ed i ricordati Ente Friuli nel Mondo e Pro Loco di Vileuarbe e tutti i volontari che, con passione ed impengo, hanno concretizzato il progetto.
Nello stand, di proprietà dell’ERSA, che i collaboratori della Pro Loco di Vileuarbe hanno sapientemente realizzato ed adornato con le eccellenze enogastronomiche regionali, si potevano gustare le pietanze della cucina friulana classica e rivisitata, preparate in loco, unitamente alla polenta cotta secondo tradizione su fuoco a legna proveniente dal Friuli.
Molto interesse ha suscitato anche il materiale promozionale turistico, sistemato negli appositi dispenser, fornito da Turismo FVG, che è convenzionato con l’Ente Friuli nel Mondo.
Tutto è stato predisposto ad arte ed i risultati si sono visti nella grande affluenza. Le personalità presenti ed i 400 visitatori sono rimasti impressionati dall’allestimento, soddisfatti dal servizio e deliziati dalle pietanze e dal vino serviti. Il Console Petta, a fine giornata, ha chiamato sul palco la delegazione friulana complimentandosi per la prova di professionalità offerta. Grande è stata la soddisfazione del Fogolâr di Liegi e di coloro che hanno lavorato con loro fianco a fianco nel ricevere i complimenti, ben consci del fatto che erano largamente meritati.
Il Fogolâr di Liegi attraverso questo articolo desidera ringraziare tutte le persone che, a vario titolo, hanno contribuito a fare di questo evento una grande impresa.