Come fare per servirsi dell’autocertificazione?
L’autocertificazione è una dichiarazione che l’interessato sottoscrive in sostituzione della normale certificazione.
Si possono autocertificare solo le informazioni già presenti in un pubblico registro italiano:
– la data e il luogo di nascita, la cittadinanza e la residenza;
– il godimento dei diritti politici;
– la nascita di un figlio, il decesso del coniuge, di un ascendente o di un discendente;
– l’iscrizione ad albo o elenco professionale tenuti dalla Pubblica Amministrazione;
– lo stato di famiglia, l’esistenza in vita e lo stato civile;
– il titolo di studio o la qualifica professionale posseduta, esami sostenuti, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione di aggiornamento o di qualifica tecnica;
– la situazione reddituale o economica, anche ai fini della concessione di benefici e vantaggi di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
– l’assolvimento di specifici obblighi contributivi con l’indicazione dell’ammontare corrisposto;
– il possesso e numero del Codice Fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell’archivio dell’anagrafe tributaria e inerente all’interessato;
– lo stato di disoccupazione, la qualità di pensionato e categoria di pensione, la qualità di studente o di casalinga
Legge n. 127/1997 e relativo regolamento di esecuzione (D.P.R 403/1998), in materia di semplificazione delle certificazioni amministrative; e D.P.R. n. 445/2000, art. 46 (autocertrificazione) e art. 47 (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà).
Attenzione!
– la qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili;
– l’iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo;
– tutte le posizioni relative all’adempimento degli obblighi militari;
– l’assenza di precedenti penali;
– tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei registri dello stato civile;
– i certificati, gli estratti e gli attestati necessari per l’iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado ed all’università quelli che devono essere presentati a qualsiasi titolo agli uffici della motorizzazione civile;
– i certificati e gli estratti dai registri dello stato civile e dai registri demografici richiesti dai Comuni nell’ambito di procedimenti di loro competenza.
occorrono:
– dichiarazione sottoscritta dall’interessato;
– fotocopia del documento di riconoscimento.
Non si possono autocertificare:
– i certificati medici, sanitari, veterinari;
– i certificati di origine, di conformità (Comunità Europea);
– i certificati di marchi o brevetti.
In caso di false dichiarazioni si incorre in sanzioni amministrative e penali.
Come fare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà?
Tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco dei dati autocertificabili e che siano di diretta conoscenza di colui che dichiara possono essere comprovati, a titolo definitivo, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
L’autocertificazione e le dichiarazioni sostitutive possono essere utilizzate nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari e i gestori di servizi pubblici.
occorrono:
– dichiarazione sottoscritta dall’interessato;
– fotocopia del documento di riconoscimento.
Non possono essere utilizzate nei rapporti tra i privati, salvo che gli stessi vi acconsentano, né possono essere utilizzate davanti all’autorità giudiziale nello svolgimento di funzioni giurisdizionali.
Come fare per ottenere un certificato?
Rilascio certificati
Il cittadino italiano, iscritto all’AIRE, può richiedere all’Ufficio consolare le certificazioni di cui può aver bisogno: certificati anagrafici (residenza, stato libero, cittadinanza, ecc.) o altro.
Per agevolare il rilascio di questi certificati è necessario far pervenire al Comune di provenienza, tramite l’Ufficio consolare, tutte le eventuali variazioni nello stato civile (nascite, morti, matrimoni, divorzi) e nella cittadinanza, che si verifichino all’estero, nonché il cambiamento d’indirizzo.
occorrono:
– richiesta all’Ufficio consolare;
– documento di riconoscimento.
servizio a pagamento
Il servizio può essere richiesto all’Ufficio consolare per posta, per fax, di persona, oppure tramite persona debitamente delegata con atto scritto, accompagnato da fotocopia del documento di identità del delegante.
I certificati hanno validità per sei mesi dalla data in cui sono stati rilasciati (salvo diversa disposizione di legge).
La validità delle certificazioni anagrafiche e di stato civile è prolungabile, se l’interessato dichiara che non sono intervenute modifiche e sottoscrive tale dichiarazione.
Hanno validità illimitata i certificati e le dichiarazioni sostitutive che attestano fatti personali non modificabili (nascita, morte, titoli di studio, ecc.)
Come fare per ottenere un certificato di esistenza in vita?
È il certificato che l’ente erogatore delle pensioni – INPS – richiede al fine di accertare che il connazionale, titolare di una pensione, sia in vita.
occorre:
– autocertificazione dell’esistenza in vita.