Un gruppo permanente di lavoro, costituito da cinque rappresentanti dei
Fogolârs italiani che assieme a Friuli nel Mondo, indichi progetti e
percorsi per promuovere in Italia il ‘sistema Friuli’. Questo il punto
principale emerso dal II Congresso dei Fogolârs d’Italia tenutosi a
Limbiate (MI) in questo fine settimana, al quale hanno partecipato il
presidente dell’Ente Giorgio Santuz e il presidente della Provincia di
Udine, Pietro Fontanini, ed oltre il 90 per cento dei sodalizi
italiani. Il gruppo di lavoro permanente sarà composto da Rita Zancan
Del Gallo coordinatrice dei Fogolârs italiani e presidente del Fogolâr
di Firenze, Daniele Bornancin di Trento, Daniele Martina di Genova,
Sonia Flossberger di Venezia e da un rappresentante designato d’intesa
fra gli undici Fogolârs della Lombardia.
Le
eccellenze economiche, la ricerca scientifica, la cultura, lo sport
saranno i temi a partire dai quali il gruppo di lavoro prenderà spunto
per organizzare iniziative, stimolare l’informazione, creare
collegamenti in tutte le città, e sono oltre 40, nei quali i Fogolârs
sono attivi. “Stiamo lavorando per rivitalizzare questi ‘consolati’ del
Friuli presenti in tutta Italia – ha dichiarato il presidente Santuz –
anche perché se è già difficile mantenere i legami con la Patrie quando
si vive all’estero, per chi risiede in Italia l’identità friulana tende
a stemperarsi in quella nazionale”.
È
per questo che, come ha dichiarato Santuz rispondendo alle pressanti
richieste dei Fogolârs presenti, occorre l’immediato riconoscimento
della presenza e del lavoro svolto quotidianamente dei sodalizi in
Italia. Un lavoro testimoniato da un’attività incessante, che abbraccia
l’interezza della società friulana. «Come Ente Friuli nel Mondo, in
collaborazione con il gruppo permanente di lavoro – ha aggiunto Santuz
– invieremo una lettera di suggerimento alla Regione Friuli Venezia
Giulia affinché nella nuova bozza di Statuto Regionale sia inserito il
riconoscimento dei friulani residenti in Italia».
Un primo passo
da parte delle istituzioni è già stato fatto: il presidente della
Provincia di Udine, Pietro Fontanini che è anche vicepresidente di
Friuli nel Mondo, ha voluto presenziare ai lavori portando il saluto di
palazzo Belgrado a Limbiate.
Fontanini ha sottolineato come la
lingua e la cultura friulane potranno avere un ruolo fondamentale in
questo progetto di riaggregazione e rivitalizzazione dei Fogolârs
italiani, diventando un medium insostituibile per fare rete fra tutti i
friulani sparsi per la nazione.
La rinascita dei Fogolârs
italiani, registrata a Udine lo scorso anno, si consolida a Limbiate
con maturità di intenti e volontà. “Usciamo da questo Congresso avendo
individuato i campi di azione, formato la squadra e verificata la
coesione dei nostri sodalizi in Italia che si riconoscono nell’Ente
Friuli nel Mondo”, queste le conclusioni tratte da Rita Zancan Del
Gallo, unitamente alle espressioni di grande soddisfazione e
ringraziamento per la presenza di Santuz, che raccoglie anche in Italia
i frutti del lavoro del suo primo biennio di presidenza e di Fontanini,
che esordisce in un consesso proprio in Italia dove l’identità friulana
si è arricchisce dello specifico patrimonio storico, artistico,
culturale ed umano delle regioni dove è presente.
Particolarmente
apprezzata l’accoglienza organizzata dal Presidente del Fogolâr “Sot la
Nape” di Limbiate, Ranieri Nicola, e da tutti gli aderenti al sodalizio
nella confortevole sede immersa nel verde. Un Fogolâr che raccoglie più
di settecento aderenti e che promuove decine di attività sociali e
culturali. A detta del Sindaco della cittadina lombarda, Antonio Romeo,
che ha voluto ospitare i lavori del Congresso nella propria sede
municipale, il Fogolâr costituisce “il primo e principale punto di
riferimento dell’aggregazionismo e del volontariato della propria
città”.
Al termine dei lavori, il Fogolâr di Cagliari si è
proposto di ospitare in Sardegna il III Congresso, aprendo così
importanti spazi di confronto e collaborazione anche con le
associazioni dei sardi nel mondo.