Avellaneda di Santa Fe: 10.000 friulani in festa.
Avellaneda di Santa Fe, cittadina del Nordest della Provincia argentina di Santa Fe, vide la sua origine nel lontano 18 gennaio 1879 con l’arrivo nell’allora Territorio Nazionale del Chaco, di un piccolo gruppo di famiglie provenienti da diverse zone del territorio friulano, attirate dai benefici sanciti dalla Legge d’Immigrazione e Colonizzazione n. 817 promulgata dall’allora Presidente argentino Dr. Nicolas Avellaneda. Ogni famiglia ottenne trentasei ettari di terreno e, una volta abbattuta la rigogliosa selva che copriva i terreni, cominciò a dedicarsi all’attività agricola scandendo le assolate stagioni con le attività tradizionali della vita contadina: la lavorazione della terra, la semina, la coltivazione ed il raccolto. Il lavoro instancabile, l’unità familiare e i saldi principi cristiani che mantennero i primi pionieri convinti di fronte alle prime difficoltà, dando loro le forze per vincere gli innumerevoli ostacoli della natura e del clima e la nostalgia per la terra natia, continuarono ad alimentarsi tramandandosi di generazione in generazione. Ancora oggi, a 130 anni di distanza, questi valori si presentano come le caratteristiche distintive di questa comunità sempre orgogliosa delle proprie tradizioni e fiera di rivendicare la propria identità friulana.
Le relazioni e l’amicizia che legano gli abitanti di Avellaneda con quelli della Regione Friuli Venezia Giulia affondano le proprie radici nella fine degli anni ottanta quando la cittadina argentina venne visitata da una delegazione proveniente dalla Piccola Patria per partecipare al primo Festival della Canzone Friulana, organizzato dal locale Centro Friulano. È la Provincia di Gorizia, territorio di partenza della gran parte dei primi arrivati, ad imprimere, il 30 settembre 2000, il primo sigillo istituzionale nei rapporti con la cittadina, quando l’allora Presidente della Provincia di Gorizia, Ing. Giorgio Brandolin, firmò ad Avellaneda con l’Intendente Municipale, Sig. Orfilio Marcon, l’Accordo Quadro n. 080 di collaborazione e cooperazione reciproca, con l’obiettivo di promuovere ed intensificare i legami tra le due realtà stabilendo l’inizio di una fortunata serie di azioni di scambi in ambito sociale, culturale, scolastico ed economico. Quattro anni più tardi, il 25 settembre 2004 nella sede del Castello di Gorizia i medesimi attori istituzionali firmarono ufficialmente il Patto di Gemellaggio tra la città argentina e la Provincia di Gorizia. Detto accordo fu poi coronato nell’anno 2006 da un sostanzioso contributo erogato dalla nostra Regione e dalla Provincia di Gorizia per la realizzazione del progetto di irrigazione nella zona rurale, dalla donazione di un’autopompa per il Corpo dei Pompieri volontari e dall’inaugurazione delle aule per l’insegnamento della lingua italiana della Società Dante Alighieri nel Centro Culturale Municipale. È proprio alla luce di questi prime e proficue relazioni, e per proseguire concretamente lungo l’itinerario progettuale disegnato qualche anno fa dalla Provincia di Gorizia, che si inquadra la missione istituzionale dei giorni 16 – 18 gennaio ad Avellaneda di Santa Fe in occasione delle celebrazioni per l’Anniversario dei 130 anni di fondazione della città santafesina. Gli incontri promossi dalla Municipalità di Avellaneda e dal locale Centro Friulano in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo hanno visto la partecipazione di una nutrita delegazione composta da Claudio Violino, Assessore Regionale alle risorse agricole, naturali e forestali, da Giorgio Brandolin (Consigliere Regione Friuli Venezia Giulia), da Roberta Demartin (Vice Presidente Provincia di Gorizia), da Silvana Romano (Assessore alle politiche sociali del Comune di Gorizia), da Alessandro Fabbro (Presidente Consiglio Provinciale di Gorizia), da Marco Jarz e Carlo Morandini (Consiglieri Provincia di Gorizia), dai tecnici Mirko Bellini (Presidente Ersa Agricola) e Roberto Rigonat (Presidente Consorzio di Bonifica Bassa Friulana), da Oldino Cernoia (Rettore Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale), da Daniela Baldassi (Docente C.N.P.D. di Cividale) e da Dani Pagnucco (Delegato Ente Friuli nel Mondo). La tre giorni di incontri ha avuto il suo battesimo nel pomeriggio del 16 gennaio nella sede municipale. Alla presenza dell’Ing. Juan Jose Bertero, Ministro alle attività produttive della Provincia di Santa Fe, e del dott. Carlos Sartor, Segretario del Ministero dell’Agricoltura, dell’allevamento e dei biocombustibili, il Sindaco Marcon, accompagnato da tutta la sua squadra istituzionale, da Hector Luis Braidot, Presidente dell’Unione Agricola Cooperativa di Avellaneda, da Jose Luis Braidot, Presidente della Cooperativa dei Servizi pubblici e sociali di Avellaneda , da Victor Braidot giornalista e storico e da Mario Bianchi, Presidente del locale Centro Friulano, ha dato inizio ufficiale ai lavori portando alla delegazione i saluti ed il benvenuto della città, seguito in rapida successione dall’intervento di tutti i partecipanti locali e italiani. A seguire il programma ha previsto un convegno con un gruppo selezionato di rappresentanti del comparto agricolo della Provincia e del distretto. L’evento realizzato con l’intento di approfondire la conoscenza reciproca dei rispettivi sistemi agroindustriali e di facilitarne un’auspicata collaborazione ed interazione, ha focalizzato tramite le dirette testimonianze dei partecipanti le opportunità di relazione tra i due fronti, consentendo un’analisi delle caratteristiche dell’ambito agricolo santafesino e dei suoi meccanismi d’accesso e fornendo dall’altra parte, ad opera dell’Assessore all’agricoltura Claudio Violino, una visione d’assieme del panorama agricolo della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il Sindaco Marcon, sottolineate le potenzialità del distretto di Avellaneda quale centro agroindustriale fra i più rilevanti nel nord santafesino ed esaltata la vocazione all’associazionismo e al cooperativismo come strumento competitivo, ha colto l’occasione, coadiuvato dai tecnici del distretto, per illustrare alla delegazione tutte le proposte progettuali da sviluppare con i partner friulani sulla scia dei progetti già intrapresi con successo dalla Provincia di Gorizia. Nello specifico, il Progetto di irrigazione della zona rurale mira al completamento dell’opera già realizzata con i finanziamenti trasferiti dalla Provincia di Gorizia, consentendo, a pieno regime, l’irrigazione di circa 490 ettari di terreno agricolo. Il progetto di ricolonizzazione teso ad elaborare un programma di riconversione produttiva intensiva delle aree agricole di Avellaneda con la partecipazione, il sostegno e l’integrazione delle istituzioni e dei produttori locali riuniti nella Cooperativa Agricola di Avellaneda, sollecitando alla Regione FVG un trasferimento di know how e un’azione di consulenza a favore dei produttori rurali (allevatori di maiali e di polli; produttori di miele, di formaggi e di insaccati) che necessitano di riconvertire le proprie attività, evitando loro di abbandonare la campagna e di emigrare in città. Il Progetto di creazione di una Banca di Credito Cooperativo (Caja de Credito Cooperativa), riguardante la possibilità di formazione e di contatti con rappresentanti ed esperti friulani in questo settore finanziario: in sostanza un gemellaggio tecnico e professionistico con le Banche di Credito Cooperativo della nostra Regione. Il Progetto a sostegno dei bambini senza risorse economiche fa seguito alle azioni già intraprese con la città di Gorizia e la Municipalità di Avellaneda è ora orientato anche a favore di bambini e giovani disabili e prevede la costituzione di una cooperativa dedicata. L’Implementazione del "Progetto Incubatore d’Imprese", struttura già resa operativa dalla Municipalità, in cui giovani imprenditori possono disporre di uno spazio fisico e di un’assistenza logistica utile a sviluppare le loro attività nella fase di lancio. Il progetto prevede la dotazione di ulteriori facilitazioni logistiche e di moderni apparati tecnologici per attrarre l’insediamento di giovani imprenditori desiderosi di lanciare progetti produttivi innovativi. Il Progetto di interscambio educativo si ricollega all’esperienza vissuta da più di sessanta ragazzi delle scuole superiori del distretto di Avellaneda, presso il Convitto Nazionale "P. Diacono" di Cividale durante la partecipazione ai progetti "Studiare in Friuli" e "Visiti"; l’obiettivo è quello di realizzare corsi post-laurea e interscambi di lavoro. In sintesi, e riprendendo le parole del Ministro Bertero, deciso a garantire il massimo appoggio del Governo alla realizzazione dei progetti, Avellaneda si è presentata alla delegazione come centro di un "Norte Creativo" che intende cooperare con il Friuli animata da una cultura competitiva e non meramente assistenziale. L’Assessore Claudio Violino, confermata l’intenzione della Regione di concretizzare l’entusiastica opera intrapresa dal’Ing. Brandolin, ha ribadito la volontà di proiettare in America Latina l’esperienza della Regione e di rendere possibile, in futuro, un trasferimento di esperienze, di know-how, in generale di tecniche, competenze ed azioni formative (interscambi fra sistemi scolastici ed universitari) in una terra come quella argentina affine e recettiva alla luce della presenza massiccia di migliaia di persone di origine friulana. Anche la Vice Presidente della Provincia di Gorizia Roberta Demartin, avallando la serietà dei progetti emersi dal confronto tra gli attori economico-istituzionali e dalle istanze del mondo giovanile di Avellaneda, ha sottolineato la continuità istituzionale garantita dalla propria Provincia, manifestando la disponibilità ad investire negli sviluppi del gemellaggio e nella fattibilità dei progetti.
La verifica della fattibilità e della sostenibilità dei progetti è stata al centro della continuazione degli incontri della delegazione. Due giorni ininterrotti di visite guidate "sul campo" presso selezionate realtà agroindustriali del distretto e presso minori centri di produzione hanno consentito ai rappresentanti delle istituzioni friulane ed ai tecnici dell’Ersa Agricola e del Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana di monitorare la realtà territoriale e produttiva della zona, per consentire uno studio di fattibilità dei futuri progetti da promuovere e una ponderazione delle probabilità di successo degli stessi, il tutto coerentemente ai piani strategici di intervento regionale e nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità locali.
Gli atti celebrativi dell’anniversario per i 130 anni di fondazione della città di Avellaneda hanno trovato il momento più alto d’espressione nella serata di sabato 17 gennaio. Nella sede municipale ha avuto luogo il ricevimento ufficiale organizzato dal Sindaco Marcon e dai suoi instancabili collaboratori. L’emozionante esecuzione degli Inni Nazionali Argentino ed Italiano, il susseguirsi dei profondi e calorosi discorsi delle autorità, la presenza attenta di tanti giovani di origine friulana accompagnati dalle relative famiglie e l’immancabile scambio dei doni hanno suggellato degli attimi indimenticabili indicando e suggerendo idealmente altrettanti futuri momenti di collaborazione e di amicizia. A seguire, nel Circolo Cattolico Operaio di Avellaneda, sede del locale Centro Friulano, una tipica cena a base di asado, la proiezione di una lunga serie di immagini a ricordo dell’emigrazione friulana ad Avellaneda e il concerto del Coro Alpino Gruppo di Rosario hanno chiuso festosamente la giornata.
La giornata di domenica 18 gennaio ha previsto nella mattinata la celebrazione della Santa Messa nel Tempio Parrocchiale, culminata nel significativo omaggio, direttamente dalle mani di tutti i componenti la delegazione friulana, di una pergamena celebrativa a tutti i novantenni della comunità e nel concerto del Coro Alpino Gruppo di Rosario i cui canti, anche in lingua friulana, hanno emozionato e commosso i numerosi fedeli accorsi per il rito. Nella serata ha avuto luogo il grande abbraccio conviviale con tutta la cittadinanza: nella piazza centrale di Avellaneda, alla presenza di oltre diecimila persone, i festeggiamenti ufficiali organizzati dalla municipalità per l’Anniversario di fondazione hanno avuto inizio con l’apparizione del lunghissimo corteo di nonni e nipoti, che orgogliosamente accompagnati dal suono della Banda Municipale e dai gruppi folkloristici della città hanno fatto il loro ingresso nell’Anfiteatro del Centenario portando a mano i 129 metri (un metro per ogni anno di vita di Avellaneda) della Bandiera Nazionale Argentina, poi avvolta metro per metro presso il palco dell’autorità. Il sigillo istituzionale ha previsto il saluto delle massime autorità del governo argentino, della Provincia di Santa Fe e il sentito discorso del Sindaco Marcon, prodigatosi in seguito nella lunga premiazione di tutti i cittadini benemeriti in campo economico, sportivo, culturale e sociale. In rappresentanza della delegazione regionale, l’intervento dell’Assessore Violino, il quale, dopo un simpatico esordio in lingua castillana ha manifestato alla popolazione presente la sorpresa e l’emozione nello scoprire per la prima volta la realtà friul-argentina di Avellaneda dalla quale si è poi congedato con il più tradizionale e sincero saluto friulano: Mandi! Lo spettacolo artistico, interamente ripreso in diretta dalla Televisione Nazionale argentina, è successivamente proseguito con la performance di alcuni fra i più famosi rappresentanti della tradizione canora santafesina e con il concerto del giovanissimo Abel Pintos, stella della canzone argentina. I fuochi d’artificio, infine, alti e luminosi nel cielo di Avellaneda, hanno concluso i festeggiamenti e salutato tutti i presenti.