È stata semplicemente una giornata memorabile e piena di emozione… L’inaugurazione del nuovo Fogolâr Furlan Gran Canaria, unico per il momento nell’arcipelago canario e il solo nell’intera Spagna, è stata impregnata da tanta commozione e molta soddisfazione.
Tutto si è svolto nel migliore degli auspici; il clima fra i presenti, la bellezza della sala in cui si é svolta la cerimonia (Gabinete Literario di Las Palmas), la partecipazione del Coro dell’Università della capitale diretto da Stefano Degano, la presenza di autorità e non ultima del presidente Piero Pittaro, assieme a un pubblico non numeroso ma certamente sensibile, ha fatto in modo che si accendesse una nuova luce e un momento di interesse collettivo nell’accogliere questa associazione culturale che sta nascendo in terra canaria. Si tratta di divulgare la nostra cultura friulana anche in questa terra così lontana ma tanto vicina nell’interesse per la cultura e specialmente per quella popolare. E intervenuto il coro dell’Università di Las Palmas in tre diversi momenti, cantando all’inizio il brano “Signore delle cime”, più tardi, dopo lo scoprimento dell’immagine del Logo ufficiale dell’associazione, ha interpretato uno dei brani che più rappresentano il nostro Friuli: “Stelutis Alpinis”, e infine, per chiudere, un brano tipico canario: “El Sorondongo”.
Il nostro gruppo si é espresso prima con la signora Tiziana Fabbro, membro del direttivo del Fogolâr, che ha dato il benvenuto e ha spiegato il significato e la missione del Fogolâr Friulano con cenni storici e sociali, poi l’intervento del presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Piero Pittaro, che ha messo in evidenza come i friulani nel mondo siano persone che si distinguono sempre per il loro impegno e capacità, e infine ha parlato il presidente del Fogolâr, Stefano Degano che ha ringraziato l’appoggio di molte persone per questa iniziativa e ha illustrato la nascita del Fogolâr come una nuova entità culturale nell’isola che si prepara a integrarsi e diffondersi nel territorio, con diversi progetti futuri.
Alla fine un brindisi collettivo ha chiuso questa straordinaria giornata che non è altro che l’inizio di un cammino insieme affinchè rimanga sempre vivo e forte il sentimento alle radici del nostro caro e amato Friuli.