SAN DANIELE. “Al termine del mio mandato non vorrei che
quando dico che vivo a Udine – ha esordito la governatrice Debora Serracchiani
– fossi costretta sempre a sottolineare che si trova vicino a Venezia”.
Esordisce così Debora Serracchiani durante la serata dedicata ai presidenti dei
Fogolârs. “Ci tenevo – continua la Serracchiani – ad essere
oggi presente per essere vicina ad alcuni dei tanti friulani che ci fanno onore
nel mondo e di cui siamo orgogliosi. I Fogolârs sono delle straordinarie
antenne sul territorio e con loro desideriamo consolidare sempre più gli
splendidi rapporti intercorrenti. I giovani, figli e nipoti dei nostri
emigranti, rappresentano un futuro importante per preservare queste realtà. A
questo proposito ho segnalato il progetto Origini Fvg scuola di
imprenditorialità che porta a Trieste diversi giovani da vari posti nel mondo.
Ho scritto al ministro  Guidi segnalando
questa iniziativa che è da sostenere e premiare in continuità  e l’appello è stato ascoltato quindi il
progetto avrà seguito e sarà incrementato”.

Le istituzioni raccolgono dunque il messaggio dell’Ente Friuli nel Mondo
partecipando e confrontandosi durante l’XI Convegno e
Incontro Annuale dei Friulani nel mondo. Due giorni intensi a Pordenone e un
fitto programma che include l’intervento del Presidente del Consiglio Regionale
Franco Iacop e quello dell’assessore alla Cultura Gianni Torrenti.

Al ristorante Al
Cantinon di San Daniele, che ha ospitato gentilmente l’evento, erano presenti
circa una quarantina di presidenti dei vari sodalizi. Una piccola
rappresentativa, considerando che le associazioni di friulani all’estero sono
160 e sono sparsi in tutto il mondo e sono destinate a crescere.  Tra questi Luis Emilio Grion, presidente del Fogolâr centro
friulano di Colonia Caroya, Anita Cossettini  presidente del Fogolâr di Tulear
(Madagascar), Daniele D’Odorico presidente del Fogolâr vietnamita di Saigon, AnnaMaria Toppazzini presidente del Fogolâr canadese di Winnipeg
e  Francesco
Pittoni  fresco presidente del Fogolâr di
Roma.

I prossimi due giorni della
“cunvigne” annuale serviranno per effettuare delle riflessioni in merito a
Radici e futuro, o se si preferisce Lidrîs e il doman. Un incrocio di idee,
opinioni e programmi che coinvolge in prima persona i friulani all’estero ma
anche le autorità e, soprattutto, l’Ente Friuli nel Mondo che tiene saldi i
contatti con gli emigranti e i loro discendenti che, sempre di più, desiderano
mantenere saldi i rapporti con la terra d’origine.

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