Al via il campus archeologico dei giovani friulani nel mondo

da | Lug 14, 2010 | Notizie

Ha preso ufficialmente il via, in Palazzo Belgrado, con l’incontro con il Presidente della Provincia di Udine, on. Pietro Fontanini, il ‘Campus archeologico’ organizzato dall’Ente Friuli nel Mondo, in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, con il contributo dell’Assessorato all’Istruzione e del Servizio per le identità linguistiche e i corregionali all’estero della Regione Friuli Venezia Giulia.
Sono otto i partecipanti al progetto, d’età compresa fra i venti e i trent’anni, tutti discendenti di famiglie friulane emigrate in Argentina, Brasile, Canada e Sud Africa.
Nelle due settimane di soggiorno i nostri giovani potranno arricchire il proprio bagaglio culturale con la conoscenza del Friuli (storia, territorio, lingua, tradizioni, imprese e società) e perfezionare il proprio percorso formativo mediante la frequenza di un vero corso di ricerca archeologica, partecipando agli scavi nel castello di Attimis superiore.
"Abbiamo voluto gettare un ponte fra noi e le nuove generazioni di corregionali all’estero – ha detto il Presidente Fontanini – per trasmettere loro la percezione del Friuli attuale. Una regione che non è più quella della povertà e dell’emarginazione che conobbero gli emigranti loro avi ma una terra dove oggi si sviluppa un progetto complessivo di relazioni che mette il Friuli al centro di una rete planetaria di scambi, di formazione, di crescita. E questo proprio grazie all’incremento dei contati e dei rapporti con le nuove generazioni delle comunità friulane nel mondo".
Il Presidente Fontanini ha espresso parole di particolare apprezzamento al dott. Gianandrea Cescutti, presidente della Società Friulana di Archeologia, e ai suoi collaboratori per l’innovativa e accattivante proposta formulata. Erano diverse decine, infatti, le richieste di partecipazione giunte dai nostri conterranei di numerosi paesi esteri.

Nella fotografia, il Presidente Fontanini con gli otto ragazzi, il Presidente Cescutti e il dott. Feliciano Della Mora della Società Friulana di Archeologia

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