Il Friuli Venezia Giulia è stata terra che ha sopportato numerose stratificazioni storiche: significa che in molte popolazioni si sono succedute portando i loro contributi culturali e materiali e lasciando numerose tracce del loro passaggio. Queste tracce si concentrano in alcune zone molto conosciute e turisticamente sfruttate, prima fra tutte Aquileia. Ma, per quanto riguarda le tracce lasciate dai Romani, ad esempio, non si possono dimenticare le vestigia presenti a Trieste o quelle di Zuglio. Accanto a queste zone dotate di una innegabile ricchezza di reperti, esiste una fitta trama di altre realtà che, sul territorio dell’intera regione, presentano altrettante situazioni interessanti. Luoghi di transito, strade, ville, borghi che, sempre per quanto riguarda i latini, fanno comprendere come l’intera regione fosse popolata ancor prima dell’arrivo dei romani. Ogni singolo comune custodisce un piccolo, inestimabile tesoro.
La sua maggiore difficoltà è quella di valorizzare questo patrimonio, rendendolo apprezzabile pur nella sua singolarità. Da queste considerazioni nasce l’idea di creare una sorta di Festival Itinerante dell’Archeologia, vera e propria premessa a un "fuori e dentro il Museo diffuso" che da un lato promuova la conoscenza dei nostri "tesori" il più delle volte nascosti e dall’altro valorizzi le singole ricchezze archeologiche, inserendole però in un contesto più ampio. Un ambito in grado di creare un sistema più ampio di lettura, capace di mettere in rete il patrimonio del territorio, sfruttandone le proprietà turistiche e le conseguenti implicazioni commerciali e promozionali.